I mali dell’Inter e i possibili rimedi

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La marcia dell’Inter continua a rallentare. I neroazzurri non sono andati oltre il pari per 1-1 con l’Atalanta, rimangono dietro il Napoli e rischiano di subire il sorpasso da parte di Fiorentina e Juventus. La banda Mancini ha raccolto solamente 4 punti nelle ultime 4 partite, un brusco rallentamento che rischia di infrangere i sogni Scudetto.  Anche con l’Atalanta si è vista un Inter distratta e poco reattiva che ha pagato a caro prezzo le disattenzioni difensive. Per quello che si è visto in campo, il pari va stretto ai bergamaschi che si sono visti negare la gioia della vittoria da parte di un monumentale Handanovic.

Il trionfale girone d’andata aveva nascosto le lacune di una squadra incompleta. I neroazzurri faticano a segnare con 25 reti messe a segno in 20 giornate di campionato, una media di poco più di una rete a partita. Icardi, pur essendo il capocannoniere della squadra con 8 reti,  non sta replicando le trionfali stagioni passate quando si è aggiudicato il titolo di miglio marcatore e Mancini non ha in rosa un sostituto naturale che può rimpiazzarlo. A questo aggiungiamo l’assenza in squadra di un regista puro: con Kovacic ceduto in estate al Real Madrid ed Hernanes alla Juventus, Mancini ha deciso di affidare le chiavi del centrocampo a Felipe Melo, una dai piedi tutt’altro che pregiati. Il brasiliano aveva incominciato molto bene la stagione, ma dopo la scriteriata partita con la Lazio, nelle quale regalò la vittoria ai biancocelesti, causando un rigore e facendosi espellere, non si è più ripreso e potrebbe persino essere ceduto a gennaio. Stessa sorte potrebbe toccare a Guarin, mai entrato del tutto nel cuore dei tifosi a causa di un atteggiamento indolente e scostante. Il colombiano ha ricevuto un’offerta importante dalla Cina e i tifosi neroazzurri per convincerlo ad accettare l’offerta hanno persino lanciato l’hashtag #Prayforguarininchina.

Sul banco degli imputati è finito anche Stefan Jovetic. Il montenegrino, fiore all’occhiello del mercato estivo si è smarrito e ha finito per perdere il posto da titolare a favore del suo compagno Ljajic.  Mancini nella conferenza stampa pre gara lo ha pungolato a fare di più e ho provato a rinvigorirlo schierandolo tra i titolari nella partita con l’Atalanta, ma non ha ricevuto le risposte che si aspettava.

Infine la difesa: da punto di forza della squadra di Mancini, nelle ultime giornate si è trasformata in anello debole. Gli ultimi quattro gol subiti dalla squadra, per ammissione dello stesso tecnico neroazzurro sono stati 4 regali del reparto difensivo con la coppia Miranda Murillo che sembra aver perso delle sicurezze.  Le prossime partite saranno cruciali per capire le reali dimensioni della squadra. La sensazione è che delle operazioni mirate nel mercato di gennaio potrebbero dare nuova linfa ad una squadra che sembra aver già fatto vedere il meglio di sé.

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