Kevin Lasagna: quando i sogni si avverano

Serie B: Anticipo, doppietta Lasagna e Carpi espugna Vicenza

Il calcio è  ancora capace di raccontare storie bellissime che hanno i contorni della favola. Una di queste ha come protagonista Kevin Lasagna, attaccante ventiduenne del Carpi che con l’Inter ha segnato la prima rete in carriera in serie A, coronando un sogno che fino a pochi anni fa sembrava irrealizzabile.  E che rete: il suo sinistro ad incrociare al 92° a San Siro, nella Scala del calcio ha permesso al Carpi di uscire imbattuto contro l’Inter e di alimentare il sogno salvezza degli emiliani che hanno inanellato il quarto risultato utile consecutivo.

E pensare che nemmeno due anni fa, Kevin sgomitava sui campi della Serie D a caccia di un futuro che avesse il pallone come centro di gravità. Cresciuto a Suzzara, nel mantovano, ha esordito in Promozione con la Governolese, vincendo il campionato. Nell’estate del 2011 arriva la chiamata del Lumezzane di Davide Nicola, allora in Prima Divisione, ma, dopo un periodo di prova, la società bresciana decide di puntare su prestiti di giovani provenienti da vivai di Serie A.

Sfumata l’occasione, il ragazzo non si scoraggia e riprende a lavorare con passione, disputando un altro ottimo campionato con la Governolese. Al termine della stagione il trasferimento in Serie D al Cerea e, infine, il fortunato passaggio all’Este dove sigla 21 gol in 33 partite.

La svolta della sua carriera si chiama Cristiano Giuntoli. Profondo conoscitore di campionati minori, Cristiano nota nel ragazzo delle caratteristiche fisiche e tecniche rare e lo porta al Carpi in serie B nel 2014. Velocità supersonica, mancino al fulmicotone e un’incredibile predisposizione al lavoro ed al miglioramento, lo fanno presto un pupillo del tecnico Castori ed un idolo della tifoseria che lo ribattezza KL15, riprendendo le iniziali del più famoso CR7 Cristian Ronaldo. Grazie alle 5 reti messi a segno diventa uno dei protagonisti della cavalcata trionfale del Carpi in serie B.  Tutto questo sembrava già il massimo per un ragazzo che fino a due anni fa militava nei dilettanti. Invece il bello doveva ancora venire.  La sua storia è uno splendido messaggio a tutti i sognatori del pallone, un invito a prendere in mano il proprio sogno e coltivarlo, con lavoro e fatica, magari sognando, proprio come Kevin, un gol a San Siro.