Di Natale medita l’addio al calcio

Un amore lungo 11 anni che potrebbe brevemente giungere al termine. Antonio Di Natale è stanco e potrebbe rescindere il contratto con l’Udinese anzitempo, il prossimo 20 dicembre dopo la partita di campionato contro il Torino. per intraprendere la carriera dirigenziale. Un fulmine a ciel sereno per il club di Pozzo, abituato da sempre a pulire i panni sporchi in casa. Se così fosse , per l’attaccante, che ha realizzato la bellezza di 208 goal in 433 presenze in Serie A, rischia di svanire il sogno di raggiungere nella classifica dei marcatori di sempre del massimo campionato due mostri sacri come Giuseppe Meazza e José Altafini, davanti a lui con 216 marcature, e quello di giocare nel nuovo stadio Friuli che sarà inaugurato il prossimo 17 gennaio per la gara contro la Juventus.

Di Natale in conferenza stampa si è nascosto: “Il presidente sa tutto, iopenso a giocare. Ho sempre cercato di lavorare nel silenzio e dare il massimo. Ho un grande rapporto col mister, andiamo spesso a cena insieme, ma non paga mai. Sono un grandissimo tifoso dell’Udinese. Voglio solo andare a Verona e vincere insieme”. “Amo più io l’Udinese di tanti altri – ha proseguito -. Mai detto certe parole su Aguirre. E’ un giovane che ha bisogno di giocare. Sono qui per dire che non ho nessun problema col tecnico”.

Secondo le indiscrezioni, infatti, il numero 10 dell’Udinese non avrebbe dei buoni rapporti con l’allenatore Colantuono, che spesso lo ha relegato in panchina preferendogli la coppia Thereau – Zapata. Tuttavia, lo stesso tecnico dei friulano ha voluto smentire questa notizia in conferenza stampa: questa stagione ha giocato 7 partite da titolare e in 4 è subentrato. Non capisco il pandemonio creato dai giornali”. “Solo un folle si metterebbe in competizione con Totò da allenatore dell’Udinese – ha aggiunto il tecnico -. Anche negli anni passati si è parlato di ritiro. Se lui continua io sono l’uomo più felice del mondo”. “Totò ha un rapporto speciale con il Presidente ed io non posso entrare nel merito di quello che si dicono tra loro – ha continuato Colantuono -. Di Natale per noi è una risorsa, non è mai stato un problema”.

I tifosi sono furiosi con la società e con i loro messaggi sui social provano a far cambiare idea al proprio beniamino: “Non mollare”, “Spero che continui”, “Se ci lasci andiamo in Serie B”, quelli più frequenti. Ora dovrà però muoversi il club: l’impressione è infatti quella che soltanto una presa di posizione netta dell’Udinese possa far recedere Totò dall’intenzione di appendere le scarpette al chiodo. Per il bene dell’Udinese e di tutto il calcio, l’augurio è che il giocatore ci ripensi

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