Il caso Totti agita la Roma

Roma  Fenerbahce

Francesco Totti, capitano e bandiera della Roma è stato allontanato dal ritiro e non prenderà parte alla partita con il Palermo.  La decisone gli è stata comunicata in mattinata dal tecnico Luciano Spalletti che non ha affatto gradito la sua intervista rilasciata al TG1, in cui  il capitano giallorosso chiedeva maggior rispetto per il suo passato e per quello che rappresenta per i colori giallorossi.

Totti ha preso atto della decisione dell’allenatore ed è tornato a casa dopo aver salutato i compagni, increduli di fronte a quello che è successo.  Una situazione al limite dell’inverosimile,  nessuno avrebbe mai immaginato che l”ottavo” re di Roma venisse detronizzato così in malomodo.

Totti quest’anno è stato impiegato raramente, finendo ai margini del progetto giallorosso.  Tuttavia, il giocatore, nell’intervista alla tv italiana non ha chiesto di giocare di più, ma ha preteso più rispetto. Rispetto che è mancato mercoledì scorso, quando Spalletti ha spedito Totti in campo negli ultimi 4 minuti con il Real Madrid a partita oramai compromessa. “Vengo da un infortunio brutto, però ho recuperato benissimo ed è solo una decisione tecnica. Zeman ha consigliato Spalletti sulla mia gestione? Gestirmi meglio sarebbe un bene per tutti, più che altro si tratta di avere un po’ di rispetto, perché finire la carriera in questo modo è brutto”, queste le sue dichiarazioni.

La clamorosa esclusione ha suscitato un vespaio di polemiche nell’ambiente giallorosso e la tifoseria si è spaccata in due. C’è chi difende l’operato di Spalletti, sostenendo che ha tutto il diritto di far giocare gli elementi che ritiene gli diano le maggiori garanzie e chi invece sostiene che il capitano giallorosso, visto tutto quello che ha dato per la Roma, meriterebbe maggior considerazione e non può essere trattato come un giocatore qualsiasi.

Ciò che fa discutere è il silenzio – assenso della società che ha tacitamente avallato la decisione di Spalletti senza prendere una posizione chiara su un caso così eclatante.  I piani di Totti prevedevano di continuare a giocare un altro anno a Roma e chiudere la carriera in giallorosso, ma gli ultimi avvenimenti potrebbero portare ad una clamorosa rottura.  Totti rappresenta la storia della Roma, migliaia di sono cresciuti con il mito delle sue gesta e svilirne così la sua bandiera è un colpo al cuore non solo per i tifosi della Roma, ma per tutti coloro che credono ancora in un calcio romantico e lontano dal mero calcolo economico.  Riuscirà mai la presidenza americana a capirlo?

E’ finito il tempo di Rudi Garcia alla Roma?

La stagione della Roma si sta trasformando in un incubo: partita tra i favori del pronostico dopo il secondo posto ottenuto lo scorso campionato e forte della partenza falsa dei campioni in carica della Juventus, i giallorossi hanno tradito le aspettative dei tifosi, scivolando al quinto posto in campionato, a meno 7 dall’ Inter collezionando figuracce in Champions League (il 6-1 con il Barcellona) e uscendo agli ottavi di finale di Coppa Italia con una Lo Spezia che milita in serie B. L’ultima figuraccia, che ha visto i giallorossi incapaci di superare in un Olimpico semideserto la formazione ligure per poi essere battuta ai rigori è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. I tifosi non sono più disposti a tollerare figuracce del genere e hanno pesantemente contestato l’operato della società e dell’allenatore Rudi Garcia. Proprio il tecnico francese sembra non godere più della stima della società e dell’ambiente stesso ed è a forte rischio esonero, qualora anche con il Genoa – altra squadra in forte difficoltà non dovessero arrivare i tre punti.

“Sono io il problema della Roma? Non dovete fare a me questa domanda. Io non mollo, sono motivato, e pronto a raggiungere i miei obiettivi”. Rudi Garcia, almeno a parole, non ha fatto passi indietro nel cros della classica conferenza stampa prepartita. Si sente l’allenatore della Roma (“non penso al fatto che potrebbe essere la mia ultima panchina”), pensa a vincere “la battaglia col Genoa di domani” e dice che lui, a gennaio, è pronto a trovare soluzioni per far ripartire la sua Roma: “Sono sereno e combattivo, ma non sono stupido, so che ci sono delle cose da cambiare e da migliorare. Ma io ho tante energie, conosco le regole del gioco, l’eliminazione in Coppa Italia è stato il punto nero della stagione, ma adesso io penso solo a vincere domani. Poi penseremo a trovare delle soluzioni a gennaio. Dobbiamo dimostrare carattere e personalità – aggiunge Garcia -, ritrovando voglia di giocare e freschezza fisica da gennaio, anche perché giocheremo di meno rispetto alla prima parte di stagione”.

Intanto però, oggi sono sorte voci di una cena tra il presidente della Roma Pallotta e Jose Mourinho, appena esonerato dal Chelsea. Il portoghese sarebbe una soluzione suggestiva che ridarebbe vigore ad un ambiente sfiduciato, ma il suo approdo a campionato in corso rimane uno scenario alquanto complicato.